mercoledì 30 marzo 2016

Giornata contro le Mafie - Marta Mantero


In occasione della Giornata dedicata alla lotta contro le Mafie, la nostra scuola, in collaborazione con l'associazione "Libera contro le mafie", ha organizzato un evento, al quale ha partecipato anche il Sindaco Mario Lucini e la sorella di una vittima di mafia, Francesca Bommarito. Nel corso della mattinata abbiamo potuto assistere all'esposizione di lavori svolti dai nostri compagni delle terze classi, filmati e drammatizzazioni sul tema. Ma prima in classe la Prof. ci ha letto dei brani tratti dal diario di una ragazza siciliana, Rita Atria, che alla nostra età viveva nella mafia e allo stesso tempo lottava da sola contro la mafia. La sua storia ci ha scossi e fatti riflettere. Così la Prof. ci ha chiesto di esprimere a caldo le nostre emozioni in una pagina di diario. Ecco quella della nostra compagna, Marta Mantero. In basso inseriamo anche il link del sito ufficiale di Rita Atria, per chi volesse saperne di più..

12/03/2016
Caro Diario,
la Prof, dopo averci letto una pagina di diario, definitaci subito come "un pugno allo stomaco", di Rita Atria, ci ha chiesto di scriverne una noi e di esprimere quello che pensiamo a riguardo.
L'emblema del discorso è la mafia, ovvero un'organizzazione criminale suddivisa in più associazioni (cosche o famiglie), rette dalla legge dell'omertà e della segretezza.
Sinceramente io credevo che la mafia fosse un fatto oramai passato. E invece, in quest'ultimo periodo soprattutto, sono venuta a scoprire fatti, storie, eventi, che tutt'oggi sono presenti. Non ci posso credere. Penso che se io mi trovassi, per esempio, nei panni di Rita Atria, una nostra coetanea, oramai purtroppo morta, che ha scritto la pagina di diario lettaci dalla Prof., impazzirei.
Se io, come lei, fossi sicura di non avere un futuro davanti, una vita da vivere, credo che non saprei davvero più cosa fare. Quindi mi ritengo fortunata ad essere nata in un ambiente sicuro e in una famiglia benestante e non mafiosa. Non potrei davvero sopportare di vivere in un ambiente così ostile, nel costante terrore. Davvero non capisco perché la gente tenda a non fare niente, a non intervenire. Evidentemente la malavita è così diffusa che offusca le mentre di sempre più persone che magari non vorrebbero avere nulla a che fare con queste organizzazioni, ma sono obbligate a prenderne parte. Perché innanzitutto siamo noi, noi siamo sbagliati, siamo nati sbagliati. Come dice Rita :"Siamo noi che prima di tutto dobbiamo farci un esame di coscienza". Non siamo perfetti nei comportamenti, ma impegnandoci possiamo avvicinarci a qualcosa di simile. Cioè intendo una vita civile in cui si possa vivere non nel panico.
Chissà che un giorno tutto ciò si possa avverare...
Intanto io ci spero.

Marta Mantero

2 commenti:

  1. potevi fare di meglio fa schifo scherzo è bellissimo brava, vorrei essere come te

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